In una splendida cornice di archi e mattoni, ecco apparire  una grande sorpresa: l’arrivo del treno! Prima lo sbuffo della ciminiera, poi  il fischio quadritonale e poi lo sferragliare delle ruote sui binari… la gente  assiste in silenzio e a bocca aperta quando dall’arco a sud dello scaricatore  ferroviario di Castellamonte, proprio quello che punta in direzione  Ozegna-Rivarolo, fa ingresso il treno!  Sabato 23 giugno dopo 32 anni di  mesto “silenzio ferroviario” la Filarmonica di Castellamonte è riuscita  nell’intento di far rivivere ai tanti concittadini intervenuti al concerto l’emozione  di veder arrivare il treno, esattamente come la banda di Castellamonte aveva  allietato le festa solenne del 25 luglio 1887 quando (allora veramente) arrivò  il primo treno e quando per l’occasione il maestro Tazio Fedi compose  appositamente la marcia militare “Onore e Premio”.  
       
        Il concerto ha avuto inizio con le immagini dell’arrivo del  treno, famosissime, dei fratelli Lumière, e la banda ha aperto le esecuzioni  proprio con quella stessa marcia del 1887. Sullo schermo sono scorse le  immagini della storia della ferrovia e della stazione di Castellamonte,  chiudendo con le fotografie del recupero dello scaricatore ferroviario, un  bellissimo intervento architettonico che ha dato la possibilità di salvare e di  restituire alla storica dignità un pezzo di quel grande investimento che 130  anni fa aveva dato la possibilità di far portare i manufatti ceramici delle  industrie del paese in tutto il mondo. Una curiosità riguarda il ritrovamento  di questa marcia militare, avvenuto ad opera di Riccardo e Davide Quagliolo,  due componenti della filarmonica che hanno rinvenuto gli spartiti in un vecchio  baule di famiglia, appartenuto al loro antenato, l’avvocato Pier Alessandro  Gallo, il sindaco di Castellamonte che riuscì nell’intento di realizzare la  tratta ferrata e avviare i lavori dell’attuale Chiesa Parrocchiale. Dopo aver  scoperto i manoscritti, Riccardo ha pazientemente trascritto a computer tutte  le note del brano e così ha dato la possibilità di riproporre, nello stesso  luogo, lo stesso brano di allora e di far rivivere le stesse forti emozioni.  
       
        Le immagini e la rievocazione del treno hanno accompagnato  l’intero concerto, dai treni del Far West ai treni della Russia, poi per un  momento l’attenzione si è spostata tutta su una persona che per anni è stato il  treno motore che ha trainato l’associazione filarmonica, aiutando, coccolando,  e viziando i musici, soprattutto con i suoi gustosi manicaretti. Parliamo del  musico e già presidente, Vincenzo Fontan al quale è stato dedicato un brano  dolcissimo tratto dal cartone animato Ratatouille e alle immagini del simpatico  topolino parigino si sono alternate le immagini del cuoco della filarmonica,  contornato in cucina di amici, ritratto all’opera tra tofeje e affettatrici.  Alla famiglia è stata consegnata la fotografia che verrà appesa in sede nella  “colonna dei ricordi”, così che ogni volta che si entrerà in cucina il buon  Vincenzo sarà lì a controllare se tutto viene fatto come lui aveva  insegnato…   
       
        La serata è stata resa speciale anche da un altro motivo: la  presenza contemporanea della Junior Band diretta dal Maestro Simone Prozzo e la  banda “senior” diretta dal Maestro Dino Domatti. La prima ad esibirsi è stata  la formazione dei bambini che ha eseguito quattro brani proponendo due melodie  classiche, il Te Deum e L’inno alla Gioia, la colonna sonora dei Flintstones  per chiudere con un ritmo scatenato da luna park con le note di The Final  Countdown. Dopo il concerto della banda maggiore i bambini della Junior sono  ritornati sul palco, sedendosi in mezzo ai grandi, e così, uniti in un’unica  grande formazione da più di 50 elementi, la serata si è chiusa con un brano  eseguito alla perfezione dalle due formazioni riunite. Si è trattato di un  momento importante, non solo a livello musicale, ma anche emotivo e  relazionale. I bambini rappresentano il futuro della banda musicale, ma si deve  far attenzione all’integrazione perché sono presenti generazioni e mentalità  differenti, occorre imparare ad accogliere il giovane che entra nel gruppo ed  evitare che venga emarginato ed escluso. Si tratta di un tema molto attuale e  l’associazione ha dato un messaggio forte, dimostrando che con la musica è  possibile dare spazio e trovare la giusta dimensione per tutti, anche per chi  magari ha qualche difficoltà o limite se dall’altra parte ci sono persone  capaci di accettarle e includerle nel gruppo.  
        
      Si ringrazia l'Associazione Concertistica Castellamonte che ha inserito l'evento nella rassegna Concerti di Primavera 2018 che ha avuto il patrocinio della Regione  Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e della Città di Castellamonte, grazie anche al contributo della Fondazione CRT.  |